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4.4.18

Sull'Abitare

Una nostra cara amica artista, Sara Basta, sta organizzando in queste settimane un workshop all'Accademia d'Arte di Via di Ripeta sull' ABITARE.  All'inizio mi aveva chiesto dei consigli, testi di riferimento, proposte.  Sul vasto tema dell'abitare e, in particolare, sulla casa.  Le ho consigliato qualche breve lettura.  Poi, qualche giorno fa, dopo un pranzo insieme, le ho chiesto se potevo scrivere io qualcosa. 
"Certo! Scrivi, scrivi!"-  mi ha risposto. 



SULL'ABITARE.

L'abitare è un concetto che trascende le frontiere dell'architettura.  Al tempo stesso ha e non ha a che vedere con lei.

Sarebbe molto riduttivo affrontare il concetto di abitare a partire dall'idea di casa. Forse semplicemente perchè in italiano, lingua ricca  di vocaboli e complessa, non esiste una parola (o meglio, forse esiste ma non viene comunemente utilizzata) che possa trasmettere il suo significato legandola all'ambiente dove trascorre la nostra vita familiare.  Paradossalmente, chi sa perchè, in inglese, una lingua molto meno ricca di parole, esiste un termine che assomiglia di più a questo concetto, anche se non del tutto:  home.  

 "Go home" non è solo tornare a casa.  Almeno non esattamente nel senso fisico, spaziale.  Per quello, in inglese, esiste un'altra parola diversa: house.  "Go home" si riferisce di più a un tornare alla sensazione di stare a casa.  A quel levarsi le scarpe, lasciare al borsa, lanciare le chiavi e fare un sospiro.  A quel camminare in calzini, buttarsi sul divano, accendere il fornello e prepararsi un tè.  A quel lasciarsi il mondo alle spalle.
"I feel home" significa "mi sento a mio agio", rimanda al senso di comodità, libertà, autenticità che si ha quando si sta a casa propria.

E' molto diverso invece il significato della parola spagnola "hogar".  La parola hogar deriva da hoguera che significa "focolare".  In inglese sarebbe il fire place.  Rimanda a quello stare vicino al fuoco, a quello scaldarsi in famiglia.  Hogar e' una parola che, nel linguaggio comune, in spagnolo si usa poco, sicuramente non con la stessa frequenza con la quale gli anglosassoni utilizzano la parola home.  Comunemente in spagnolo, così come in italiano, si parla di "Ir a casa", cioè "tornare a casa". 

La parola hogar si usa raramente, solo quando si vuole dare un significato più profondo all'idea di casa.  E non significa esattamente la casa fisica; è più un sentire legato agli affetti. Hogar significa    "a casa con i miei cari".

Focolare, in italiano, avrebbe lo stesso significato di hogar, ma rimanda ad un'idea ancora più antica, quasi originaria, dello "stare a casa".  E' un po' un'idea ancestrale, non legata al nostro parlare quotidiano. Sembra anche questo un paradosso, nella cultura che più di tutte abbraccia l'idea di "famiglia" il termine focolare si è un po' perso nel tempo.

Certo, io non sono una linguista, faccio solo riferimento alle tre lingue che conosco, chi sa quante altre sfumature non possiamo andare a cercare in altri idiomi, in altre culture. Sarebbe interessante fare una ricerca approfondita.

Per me, dunque, l'abitare è più legato all'idea di hogar. 

Quando parliamo di abitare ci immaginiamo in una casa, probabilmente nella nostra casa, ma l'abitare non è un concetto esattamente legato allo spazio.  Per quello esiste lo "stare", quel "qui ed ora", un'idea spazio-temporale legata ad una dimensione concreta. Lo "stare" ha un limite ben definito, chiuso, è fisicamente il tempo trascorso in un luogo.

L'abitare è più un concetto legato ad una dimensione spazio-temporale astratta, ad un tempo senza tempo e a uno spazio senza spazio.  Si abita un luogo quando questo viene vissuto a lungo, quando si riempie di ricordi.  E soprattutto quando a quei ricordi sono legati gli affetti.  Abitiamo le case della nostra infanzia, le scuole che abbiamo frequentato, le piazze della nostra adolescenza, la casa dei nonni.  Abitiamo gli spazi significativi della nostra vita.  E la cosa più bella è che quei luoghi li abitiamo sempre.  Non solo quando torniamo lì, ma proprio sempre, perchè l'abitare è una dimensione interna.  Quei luoghi ce li portiamo dentro. 

L'abitare è così un concetto intimo, personale, profondo, intangibile.  In un certo senso abitiamo anche le cose, gli oggetti che ci hanno accompagnato nella nostra vita.  Abitiamo ciò che ci riporta alla nostra storia, ai nostri sentimenti.

Forse in quel abitare consiste la bellezza dei ruderi.