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15.5.17

Noi professionisti


























Noi professionisti è stata una manifestazione nazionale organizzata sabato 13 maggio a Roma, da diversi ordini professionali di tutta Italia, tra architetti, avvocati, medici, dentisti, commercialisti, giornalisti per chiedere giusti compensi per le prestazioni.


 

Noi dello studio DZ4 abbiamo partecipato, percorrendo le vie da Piazza della Repubblica a Piazza San Giovanni, per unirci al coro che chiedeva una maggiore dignità, qualità ed equità per le professioni intelletuali.

Negli ultimi anni sono sempre più pressanti le richieste di aumentare le competenze dei professionisti con l'obiettivo di garantire prestazioni di qualità  e un servizio che tuteli il cliente (corsi di aggiornamento professionale obbligatori, obbligo di avere il POS, obbligo di una assicurazione professionale, ecc) e a fronte di questo sono state abolite le tariffe sulle prestazioni professionali (con la equivoca premessa di adeguarsi agli standard europei, anche se in diversi paesi di Europa le tariffe professionali sono ancora in vigore), aprendo la competizione al libero mercato che gioca al ribasso e punta alla quantità, più che alla qualità, dei servizi professionali.  Si dovrebbe, pertanto, ripristinare un sistema virtuoso che garantisca la qualità delle prestazioni ai cittadini, e il giusto riconoscimento e compenso per i professionisti.



"Alla politica chiediamo di lavorare ad una legge sull'equo compenso - ha detto Alessandro Ridolfi, presidente dell'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paessagisti e Conservatori di Roma e provincia - che introduca parametri collegati alle prestazioni professionali che garantiscano qualità ai cittadini e dignità ai professionisti ".

 L’obiettivo della manifestazione era porre l’attenzione sulle conseguenze della deregolamentazione a cui ha portato la riforma Bersani (Legge 248/2006) sulle liberalizzazioni: dal 2007 al 2014 solo le professioni tecniche hanno perso il 22% del reddito e i redditi dei liberi professionisti autonomi sono ritornati a essere quelli degli inizi degli anni '80, oscillando tra i 17 mila e i 30 mila euro annui lordi.

I manifestanti hanno avanzato due proposte: una legge sulle professioni intellettuali (che tratti in maniera organica tutte le norme sugli autonomi) e una legge sul “giusto compenso”; quest’ultima legittimata dalla sentenza dell’8 dicembre 2016 della Corte di Giustizia Europea secondo la quale i minimi tariffari inderogabili sono legittimi e compatibili con la normativa europea.